Questo poema epico, completato nel 1152, rappresenta uno dei casi più evidenti di torsione di un genere antico. Sebbene sia un'opera epica, è scritto in distici, seguendo una tradizione condivisa con altri lavori medievali come il Carmen in honorem Hludovici Caesaris di Ermoldo Nigello, il Carmen de Hastingae Proelio di Guido di Amiens e il Draco Normannicus di Stefano di Rouen. Ma ciò che lo rende veramente unico è il suo tono satirico. Questo capolavoro rappresenta l'apice di quella piega satirica e animalesca che l'epica assume nel Medioevo, anticipando temi e stili che presto avrebbero caratterizzato le letterature in volgare
